Furono signori di Verona… di chi si parla?
Immaginate di dover risolvere un enigma che vi chiede di indovinare chi furono signori di Verona. Cosa rispondere?
Innanzitutto, bisogna sapere che verso la fine del XIII secolo l’Italia centro-settentrionale era governata dalle Signorie, ovvero famiglie di notevole importanza e influenza politica.
I Signori, il cui titolo e potere andava avanti ereditariamente, vantavano una notevole influenza nelle scelte politiche e pubbliche della città. Facciamo qualche esempio di Signoria, così da chiarirci un po’ le idee. Avete presente i Medici, a Firenze? I Gonzaga a Mantova e gli Sforza a Milano?
Ecco, queste alcune delle Signorie più famose in Italia. Ma dunque, a Verona, chi è stata la famiglia più importante? Scopriamolo insieme.
Chi furono i Signori di Verona, storia degli Scaligeri
La risposta alla domanda “chi furono i Signori di Verona” è solo una: gli Scaligeri. I Della Scala, o Scaligeri, furono un’importante famiglia che governò su Verona dal 1262 al 1387. In particolare, fu con Mastino della Scala che Verona visse il passaggio da Comune a Signoria senza grosse ripercussioni. Nel 1262, dopo la vincita ghibellina in città, quando venne nominato Capitano Generale Perpetuo del Popolo, Mastino della Scala tentò immediatamente di attenuare i contrasti interni e di aiutare i poveri bisognosi che erano stati flagellati dalle numerose lotte che avevano avuto luogo.
In seguito, nel 1265 riconquistò Trento, che si era ribellata, e da subito sostenne L'Imperatore Corradino di Svevia, tanto da venire scomunicato da Papa Clemente IV. Sotto la Signoria di Mastino I, Verona conobbe un passaggio da Comune a Signoria relativamente tranquillo. Chiaramente, furono molti gli attentati alla sua vita, soprattutto da parte dei Guelfi. Non a caso, Mastino I morì nell'ottobre del 1277, assassinato da alcuni esponenti delle famiglie Guelfe di Verona.
A vendicarlo fu il fratello, Alberto della Scala, grazie al quale si ebbe l'effettivo passaggio da Comune a Signoria. Il massimo periodo di splendore della città, però, lo si deve a Cangrande, figlio di Alberto. Uomo di cultura, illuminato e rispettato, ospitò in città numerosi scienziati e artisti di gran talento, tra cui il Sommo Poeta, Dante Alighieri. Di fazione Ghibellina, di cui divenne generale, sventò vari attacchi e riuscì a reprimere una congiura organizzata da suo cugino, Federico della Scala, bandendo tutte le famiglie che lo avevano aiutato, tra cui i Montecchi. In pochissimo tempo divenne dunque Signore di Verona, Vicenza, Padova, Treviso, Belluno e Mantova.
Quando morì, il 23 luglio 1329, giovane e senza discendenti diretti, il successore di diritto divenne il nipote Mastino II della Scala, colui che era destinato a diventare Capitano Generale della lega formata da Scaligeri, Estensi, Gonzaga e Visconti contro il Re di Boemia e che permise a Mastino II di espandere i propri territori su Brescia, Parma, Lucca e Massa. È nel 1336 che ha inizio il declino di coloro che furono Signori di Verona.
Venezia, Firenze, Milano, Mantova ed Este si allearono e Alberto, fratello di Mastino II, venne catturato e tenuto in ostaggio. Ciò fu il pretesto per una serie di trattative di pace e di accordi che portano a un estremo ridimensionamento del territorio, che poteva dunque contare solo su Verona, Vicenza, Parma e Lucca. Ha dunque inizio il periodo di minor potere degli Scaligeri, ma anche quello a cui, paradossalmente, noi amanti della città siamo più grati.
Infatti, è proprio a questo periodo che risalgono monumenti di estrema importanza come Castelvecchio, il Ponte e le Arche Scaligere.
Scaligeri, il tramonto di una grande casata
Abbiamo visto che gli Scaligeri furono Signori di Verona, ma quando finì il loro periodo di massimo splendore? Ebbene, dopo la morte di Mastino II nel 1351, la Signoria passò ai figli. In particolare, il vero governatore della città (anche se sarebbe più corretto dire dittatore) fu Cangrande II, il quale si comportò come un despota e mise il suo desiderio di ricchezza e potere al primo posto, andando ad alimentare diversi scontri interni. Venne ucciso dal fratello, Cansignorio, che governò la città in pace.
Alla sua morte, nel 1375, la signoria passò ai figli, giovanissimi, i quali vennero protetti e guidati dai Visconti, Signori di Milano, che tentarono di conquistare la città approfittando della situazione politica instabile. Non riuscirono però a sfruttare a pieno la situazione e per altri dodici anni Verona restò nelle mani degli Scaligeri. Solo nel 1387 riuscirono a cacciare Antonio della Scala, che si rifugiò dunque dal suocero a Ferrara.
Nel 1405 i Carraresi, che si erano impadroniti della città, vennero cacciati dalle truppe veneziane e la città entrò volontariamente a far parte della Serenissima, mentre gli Scaligeri fuggirono in Baviera dove il loro cognome che divenne "Von Der Leiter". Ecco dunque la storia di coloro che furono Signori di Verona.
Famiglia Della Scala, Verona
I membri della Famiglia Della Scala a Verona furono dunque i Signori indiscussi. Ma quali sono le origini di coloro che furono Signori di Verona? il primo nome della famiglia che appare scritto in un documento, risalente al 1180, è quello di Arduino della Scala, «possidente di riguardo e mercante di panni », di cui non si sa molto riguardo le origini. Si conosce però il nome di due dei suoi figli, Leonardino e Balduino.
In particolare, quest’ultimo, ha avuto a sua volta un figlio, Giacomino della Scala, il quale fu un mercante di lana probabilmente antenato dei grandi nomi che furono Signori di Verona. Non a caso, in città, la famiglia Della Scala è citata solo a partire dal secolo XI e già in quest’epoca si tratta di una classe agiata, i cui discendenti fanno parte dell’amministrazione comunale.
Gli Scavi Scaligeri, fondamenta della città
In città, oggi, puoi vedere gli Scavi Scaligeri, così chiamati perché, durante un’operazione di restauro del Palazzo del Capitanio, vennero alla luce numerosi resti archeologici romani e medievali che oggi è possibile visitare. Gli scavi Scaligeri sono infatti una delle aree archeologiche urbane più estese del Nord Italia e comprendono importanti resti di epoca romana e medievale. Dall’XI secolo la zona ospitò il cimitero di S. Maria Antica e nel XIII secolo Alberto I della Scala sfruttò la zona per edificare i palazzi della famiglia scaligera.
Oggi gli scavi, riscoperti alla fine del secolo scorso, ospitano dal 1996 il Centro Internazionale di Fotografia che ospita numerose mostre a tema di alcuni dei più grandi fotografi italiani e internazionali. È possibile vedere anche i resti del palazzo Scaligero che risale alla fine del XIII secolo.
Stemma Scaligeri, com’era fatto?
Lo Stemma Scaligeri è ovunque nella città di Verona, soprattutto presso le Arche Scaligere, capolavoro di scultura gotica del XIV secolo che caratterizza la città, tombe di Cangrande della Scala, Mastino II e Cansignorio, grandissimi Signori di Verona. Sul ricamo delle inferriate è possibile notare intessuto lo stemma della casata scaligera. Si tratta di una scala che può essere di quattro cinque pioli, molto semplice.
Sui documenti o nei dipinti viene rappresentato come uno stemma rosso con una scala argento: questo è lo stemma degli Scaligeri, coloro che furono signori di Verona e che hanno contribuito a renderla la città meravigliosa che è oggi. Se la storia di Verona e degli scaligeri ti ha appassionato e vorresti visitare questa meravigliosa città, scegli CinqueRooms.
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